Ancora un mese. Per sfruttare già dall’anno prossimo la detrazione per i lavori in casa, e scontare dall’Irpef (nel modello 730 o Redditi 2020) la prima delle rate in cui è divisa l’agevolazione, le spese vanno saldate entro il 31 dicembre. Ciò vale per chi ha già degli interventi in corso, ma anche per chi intende eseguire a stretto giro dei micro-lavori. Ai fini della detrazione, infatti, vale la data di pagamento. Calendario (e calcolatrice) alla mano, c’è poi un altro motivo per pianificare le opere: la (solita) incognita di fine anno sulla sorte dei bonus. In attesa del testo definitivo della manovra di Bilancio 2020, ecco cosa dice – per ora – il disegno di legge.
Il bonus verde potrebbe chiudere la sua (breve) storia, durata solo due anni, il prossimo 31 dicembre, se nella manovra di Bilancio non sarà inserita una proroga. La detrazione Irpef vale il 36% delle spese per la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili, impianti di irrigazione e pozzi, e per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni. Compresi, quindi, la realizzazione di fioriere fisse e l’allestimento a verde permanente di balconi e terrazzi. Il bonus va ripartito in dieci quote annuali e calcolato su un importo massimo di 5mila euro per unità immobiliare. La bozza del Ddl di Bilancio non prevede la conferma nel 2020, ma ci sono diversi emendamenti a favore di una mini-proroga di un anno.
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