Pubblichiamo questo notizia flash per tranquillizzare i nostri clienti e tutti coloro che hanno ricevuto la comunicazione Pec con oggetto “POSTA CERTIFICATA: SEGNALAZIONE DI ANOMALIA DERIVANTE DALLA TRASMISSIONE TELEMATICA CORRISPETTIVI….”.

I FATTI:

Alcuni giorni fa l’Agenzia delle Entrate ha trasmesso a molte imprese italiane, una lettera di compliance in merito ai corrispettivi telematici con la quale, sulla scorta dei dati trasmessi con il modello IVA 2019 per l’anno di imposta 2018, rilevava il superamento della soglia dei 400 mila euro di volume d’affari, limite che comportava l’obbligo di trasmissione dei corrispettivi telematici o attraverso le procedure alternative messe a disposizione con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 04/07/2019, vale a dire attraverso le web application disponibili sul Portale “Fatture e Corrispettivi” o le applicazioni per Tablet/smartphone.

In molti casi però le lettere dell’Agenzia delle Entrate sono arrivate anche ai destinatari sbagliati, ovvero alle partite IVA non obbligate all’invio dei corrispettivi telematici, per esempio coloro che hanno optato per la trasmissione della fattura elettronica in luogo dello scontrino e/o ricevuta.

L’Agenzia delle entrate con il Comunicato del 03/02/2020 riconosce implicitamente che in tantissimi casi non si deve tener conto della Pec che hanno spedito ai contribuenti in quanto hanno certificato tutte le operazioni esclusivamente con fattura.

“L’Agenzia delle Entrate ha inviato delle lettere amichevoli agli operatori del commercio al minuto e attività assimilate che non risulta abbiano trasmesso i corrispettivi certificati e memorizzati con il registratore telematico o tramite l’apposita procedura web del portale “Fatture e corrispettivi”.
Gli operatori possono utilizzare il canale di assistenza CIVIS per fornire all’Agenzia chiarimenti e segnalazioni. Tali chiarimenti o segnalazioni non sono necessari per chi, pur operando nell’ambito del commercio al dettaglio e attività assimilate, ha deciso di certificare le proprie operazioni esclusivamente con fattura.”

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