Mettersi in proprio vuol dire mettersi in gioco in un ambito in cui le regole vengono dettate dalle forze di mercato, rispondere ed operare secondo queste regole, rispettare scadenze e impegni. E, ancora, essere responsabili verso clienti, dipendenti e collaboratori, oltre che verso se stessi. Ma significa anche essere liberi di esprimere le proprie competenze, avere la possibilità di prendere in autonomia importanti decisioni ed autogestire il proprio lavoro, cambiare ed innovare la propria attività secondo le esigenze della clientela.
La realizzazione di una nuova impresa, qualsiasi sia la sua dimensione, non può essere fatta navigando solo a vista, è necessario disporre di una rotta e di strumenti che aiutino chi si appresta ad iniziare il percorso a farlo nel migliore dei modi.
Il nostro Studio offre ai potenziali futuri imprenditori strumenti di conoscenza e di approfondimento sul percorso, lungo e articolato, che si presenta a chi intende avviare un’attività, fatto sicuramente di autorizzazioni, di rapporti con le istituzioni, di pratiche burocratiche-amministrative da espletare, ma anche e soprattutto ricco di valutazioni economiche, finanziarie e di mercato, sulle quali si fonderà il possibile successo dell’impresa.
L’analisi è utile per fornire una serie di dati, economico finanziari, sui quali tracciare le linee guida per la costruzione dell’attività. All’analisi segue la redazione del business plan, un documento che riassume tutti gli aspetti presi in considerazione nell’analisi su come aprire un’attività nel settore prescelto. Grazie al business plan non si identificano solo gli aspetti di forza della tua azienda, ma anche i competitors principali con i relativi punti a favore. Un aspetto molto importante è quello finanziario perché grazie al business plan si ha anche una idea di quelli che sono i costi per avviare l’attività e i possibili anni di rientro dall’investimento. In semplici parole, se investi 10.000 € potresti in via ipotetica capire quanti anni ti serviranno per recuperare lo stesso importo investito.
Fare le giuste scelte in ambito in ambito societario, fiscale, civilistico e gestionale significa far partire il progetto con il piede giusto verso lo sviluppo sostenibile e la crescita.
La costituzione di una società o l’apertura di una partita iva per l’esercizio di attività in via autonoma, le pratiche obbligatorie con l’Agenzia delle Entrate e la Camera di Commercio, Srl, società di persone o ditta individuale? Regime contabile semplificato o ordinario? E queste nuove opportunità del regime forfettario?
Sono questi gli argomenti di cui generalmente si discute, interrogato dal nuovo cliente. Tali quesiti sono però più o meno comuni a qualsiasi professionista e portano più o meno alle stesse conclusioni. La disciplina contabile e fiscale del nostro Paese infatti offre un numero determinato di possibilità, studiate e vagliate, le quali sono semplicemente le uniche soluzioni prospettabili al cliente, non ci si inventa nulla, non si hanno ulteriori possibilità di manovra.
Tutte queste formalità burocratiche sono importantissime, ma per i discorsi fatti poc’anzi se fossi un nuovo cliente tenderei a darle per scontate ed a pretenderle, soprattutto perché nel medio termine porteranno davvero pochi benefici al progetto imprenditoriale che sta per partire.
Il commercialista, per come lo intendiamo noi, non può essere visto come un costo da sostenere esclusivamente per l’inizio attività e per il proseguo della stessa giusto perché c’è sempre stato e deve esserci. Il commercialista non è il fiscalista, si occupa anche di materia fiscale ma non è solo un fiscalista.
La sua professionalità va valutata in relazione ai benefici che può apportare all’impresa neo costituita, che ovviamente si pensa possa avere un futuro lungimirante (altrimenti perché costituirla?) e quindi necessiti di una figura valida che possa affiancarla nelle decisioni strategiche che vanno oltre agli obblighi previsti dalla Legge, dalla normativa fiscale e dal Codice civile, specialmente per un neo imprenditore. La scelta della forma giuridica o del regime contabile, ad esempio, certamente non garantiranno la sopravvivenza dell’impresa nel tempo.
Invece, altro esempio, è largamente diffusa la platea di soggetti, che non tengono in considerazione i problemi finanziari che un inizio attività può implicare, buone idee imprenditoriali spesso svaniscono sul nascere non tanto per l’incoerenza dell’iter del progetto o la non apprezzabilità del mercato, quanto per l’incapacità di gestione della fase iniziale dello stesso e la concentrazione sul solo espletamento delle formalità di Legge.
Il consulente deve dedicarsi ad evitare proprio questo, non limitandosi a “compilare carte” ma affiancando la partenza del progetto imprenditoriale grazie alla propria esperienza amministrativa e gestionale nel campo dell’impresa, acquisita negli anni e con una vasta platea di interlocutori.
Visto in questa ottica, il Commercialista è un’opportunità e se così non fosse però sarebbe giusto essere considerati dei costi fissi, e i costi fissi, lo sappiamo bene, non son mai piacevoli per le imprese.
Il target a cui ci rivolgiamo è rappresentato principalmente sia da imprese che da liberi professionisti.
Coerentemente con la nostra policy, la consulenza per l’ inizio dell’ attività sarà gratuita per coloro che sceglieranno di avvalersi dei nostri Servizi Contabili.
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