Certificato telematico di malattia: può essere retrodatato?

Può accadere, per molti motivi, che il dipendente non si rechi tempestivamente dal medico per farsi rilasciare il certificato telematico di malattia, ma lo faccia il giorno dopo.

Facciamo un esempio. Tizio deve iniziare a lavorare alle ore 9.30. La mattina del 15 luglio 2019, tuttavia, Tizio si sente poco bene ed avverte subito l’azienda che non si recherà al lavoro, avvertendo che farà pervenire in un secondo momento il certificato telematico di malattia. Tuttavia, Tizio dimentica di andare subito dal medico e lo fa solo il giorno dopo, 16 luglio 2019.

Può chiedere al medico un certificato telematico di malattia retrodatato al 15 luglio 2019?

E’ evidente che se il certificato telematico di malattia non viene retrodatato, il 15 luglio 2019 risulta essere una giornata di assenza al lavoro non coperta dal certificato il che comporta:

  • l’azienda può considerare quell’assenza non giustificata e procedere dunque alla contestazione disciplinare di questo inadempimento nei confronti del dipendente;
  • non essendo certificato per il 15 aprile 2022 alcuno stato di malattia l’azienda può omettere di pagare al dipendente, per quella giornata, le indennità di malattia poste a carico del datore di lavoro dal Ccnl applicato al rapporto di lavoro;
  • l’Inps, non essendo certificato per il 15 aprile 2022 alcuno stato di malattia, non considererà il 15 aprile come data di inizio della malattia bensì il 16 aprile.

La retrodatazione del certificato telematico di malattia non è, in generale, possibile. Infatti, dal punto di vista giuridico, la data di inizio della malattia coincide con la data di rilascio del certificato medico. E’ evidente che se Tizio si reca dal medico il 16 aprile 2022, la data di rilascio del certificato è il 16 aprile 2022 e, dunque, la data di inizio della malattia, sia nei confronti del datore di lavoro sia nei confronti dell’Inps, è il 16 aprile 2022.

C’è solo un caso in cui la data di inizio della malattia può non coincidere con la data di rilascio del certificato ed eventualmente retroagire al massimo di un giorno: è il caso di un certificato di malattia redatto a seguito di visita domiciliare. In tal caso, l’Inps riconosce anche il giorno (solo se è un giorno feriale) precedente alla redazione del certificato medico di malattia, quando il medico indica espressamente questa circostanza.

E’, quindi, fondamentale ricordare che la malattia impone al dipendente numerosi doveri che occorre adempiere con scrupolo ed attenzione.

Condividi sui social