Ho un contratto di lavoro a tempo determinato che scade proprio nel periodo in cui ho richiesto la cassa integrazione guadagni per gestire l’emergenza covid-19. Posso prorogarlo oppure no?

L’articolo n.20 del decreto legislativo 81/2015 prevede il divieto di apporre un termine ai contratti nel momento in cui sto facendo riduzione o sospensione di lavoro per i dipendenti con la stessa mansione. E’ pur vero che oggi non siamo fermi al 2015 e ci troviamo a gestire un’emergenza eccezionale, che necessita assolutamente di considerazioni specifiche ed ecco quindi il motivo per cui nella fase di conversione del decreto-legge n.18/2020 “decreto CuraItalia” è stato inserito l’articolo 18-bis che prevede uno stop a quei divieti di cui abbiamo appena parlato durante tutta l’emergenza sanitaria Coronavirus. Nonostante questo, rimangono alcuni dubbi che sono alimentati dalle Regioni. Diverse Regioni hanno infatti previsto nelle loro linee guida, l’impossibilità di prorogare contratti a tempo determinato e di rinnovarli nel momento in cui l’azienda sta utilizzando casse integrazione in deroga. Attenzione, parliamo di casse integrazioni in deroga e dobbiamo riferirci alla singola Regione. In attesa che il “decreto maggio” ci dica in maniera chiara cosa fare in questo caso.

Io credo che sia opportuno fare alcune considerazioni al riguardo:

  • sono un’azienda;
  • ho un contratto a tempo determinato in essere con un dipendente;
  • vorrei prorogarlo per altri tre o quattro mesi
  • in questo periodo la nostra attività anche se aperta, ha avuto un calo importante di lavoro e stiamo in cassa integrazione a orario ridotto;
  • oggi non ho bisogno di questo ragazzo ma magari fra tre giorni o anche più ne avrò bisogno all’interno della mia realtà lavorativa.

Questa è la situazione. Le opzioni che ho sono queste:

  1. “faccio” scadere il contratto a tempo determinato. Il lavoratore, se e solo se, nè ha diritto percepirà l’indennità di disoccupazione. Presumibilmente avrò bisogno di riassumerlo perché la mole di lavoro diventerà quella abituale. Allora ipotizzando il caso fortunato in cui quel lavoratore non abbia trovato alternative lavorative e stia ancora a disposizione per essere reimpiegato, dovrò fare un nuovo contratto di lavoro. Se voglio farlo a tempo determinato, si tratta di rinnovo. Il rinnovo però ha bisogno di una causale. Non è così facile trovare una causale seria ed oggettiva in questo caso. Qual’é il rischio? E’ quello di non avere la possibilità di riassumere a tempo determinato ma di dover assumere magari a tempo indeterminato con rischi del caso.

 

  1. Alternativa, prorogo anche se sto utilizzando ammortizzatore sociale e giorno per giorno l’azienda sa se effettivamente ha bisogno di fare cassa integrazione oppure di fare rientrare direttamente il lavoratore sul posto di lavoro. Ecco che allora in questo modo sarebbe soddisfatto lo Stato che vedrebbe un mantenimento di un posto di lavoro, l’azienda che riuscirebbe a dare una continuità alla sua attività produttiva e anche il lavoratore che oltre a mantenere il suo posto di lavoro, ovviamente percepirebbe anche una retribuzione per le giornate lavorate e per le altre giornate continuerebbe a percepire la cassa integrazione.

 

Attenzione evidente che la proroga di un contratto a tempo determinato mentre si sta sfruttando la cassa integrazione non deve rappresentare un comportamento elusivo. Non posso prorogare un contratto di lavoro a tempo determinato e di fatto lasciare sempre in cassa integrazione quel dipendente perché in questa maniera starei solamente utilizzando soldi a carico dello Stato e della collettività. Quindi no alle elusioni, si alla tutela dei posti di lavoro. Dobbiamo assolutamente togliere i paletti all’utilizzo del contratto a tempo determinato in questo momento va data flessibilità alle aziende in modo da evitare che i lavoratori che oggi sono a tempo determinato e quindi precari diventino aspiranti dell’indennità di disoccupazione.

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